Oggi è stato molto interessante leggere sul Corriere della Sera l’intervista al prof. Rodotà che analizzava il voto di domenica scorsa; lettura molto obbiettiva di chi non ha interessi e di chi della vita politica dell’Italia ha visto tanti aspetti; l’articolo dava una lettura molto critica su tutti i partiti politici, il non “sfondamento” di Grillo e Berlusconi ha permesso al PD di uscire “positivamente” dalla tornata elettorale, un esito positivo che però non deve far dormire il partito sugli allori, in quanto i problemi all’interno del Partito Democratico ci sono e non risultano sopiti.
Il professore ha anche criticato l’atteggiamento di Beppe Grillo del dopo elezioni politiche con queste parole “Però, certo, non bastano più le loro indicazioni. Un movimento nato dalla rete, che ha svegliato una cultura politica pigra, una volta entrato in Parlamento deve cambiare tutto.“, e come se non bastasse ha detto chiaramente che una cosa sono le elezioni politiche, dove il voto è caratterizzato più dall’attività dei leader, un conto sono le elezioni comunali dove a far la differenza non sono i leader politici nazionali, ma i candidati e quindi la persona.
Dall’articolo il professore non solo critica, ma anche suggerisce nuove metodologie a Grillo e al Movimento 5 Stelle; la giornata di oggi ha visto Beppe Grillo criticare il professore Rodotà attraverso il proprio blog …
Nelle ultime settimane Beppe Grillo sta criticando anche coloro che come Movimento volevano proporre come Presidente della Repubblica, prima la Gabanelli, ora il professore Rodotà …
… a questo punto risulta “pericoloso” avere le simpatie di Beppe Grillo, infatti appena gli si dovesse muovere una critica si rischia di essere “cacciati”, cacciati come la caccia intrapresa dall’onorevole Lombardi nei confronti della “talpa” che sarebbe presente nei gruppi parlamentari e che passerebbe informazioni riservate alla stampa.