
Oggi si celebrerà il giorno della memoria, si ricorderà l’entrata delle truppe sovietiche nel campo di Auschwitz; in questi anni l’orrore di quello che è successo negli anni della seconda guerra mondiale l’ho sempre visto in televisione, nei documentari oppure nei film, come non ricordare “Schindler’s list” o la “Vita è bella”.
Vedere quelle cose seduto sul divano di casa fa senso, ma fa più senso vedere quei posti dal viro; la prima occasione di vedere gli orrori dello sterminio fu nel 2003 quando andai con i miei amici a fare la ciclabile del Danubio e ci fermammo a Mathausen …,

non si possono esprimere le sensazioni che provai in quella visita, vedere i capanni dove erano stipate migliaia di persone, vedere la cava dove i detenuti venivano portati a lavorare, e molti morivano per gli stenti, shoccante è stato leggere “gaskammer” e vedere i forni crematori …
E’ stato duro vedere anche il relativo museo costruito all’interno dello stesso campo di sterminio, vedere gli oggetti delle persone che li vi erano stati rinchiusi ed uccisi, a Mauthausen ho visto anche il monumento che ricorda i deportati della Franco Tosi … a centinaia di chilometri di distanza Legnano era anche li …, rimettersi in bicicletta è stato veramente difficile.

Molto più toccante è stato visitare lo Yad Vashem, il museo della Shoà a Gerusalemme, il museo è un vero e proprio mausoleo del ricordo dello sterminio degli ebrei, li è stato toccante leggere le tante didascalie che spiegavano le varie stanze in cui è diviso il museo; la cosa che mi ha più colpito è stata una delle sale iniziali, al soffitto di queste c’erano i drappi delle bandiere naziste …. Un conto è vedere le stesse in televisione, un conto è stato vederle dal vivo … ad ogni stanza, la pelle d’oca aumentava …

Quello che comunque mi ha toccato e colpito di più è stato vedere la zona del museo dedicato ai bambini, nel museo vengono letti i nomi degli oltre 2700 bambini ebrei uccisi nei campi di sterminio nazisti, una voce dice nome, cognome, età e campo in cui sono stati uccisi … per dire tutti i 2700 nomi ci vogliono 2 anni.
Queste esperienze mi hanno veramente colpito ed hanno rafforzato in me il senso di rispetto per tutti, l’accettare le differenze e impegnarmi per far si che queste cose non possano più accadere; nel giorno della memoria si ricorda principalmente lo sterminio degli ebrei, ma in quegli anni tante persone furono avviati ai campi di sterminio quali zingari, omosessuali e prigionieri politici; il ricordare tutti loro forse aiuta ad evitare i soliti discorsi da bar quando si parla di persone diverse da noi.